A cura di tiziano rossetto
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ARTESENZAREGOLE
a cura di Tiziano Rossetto
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Gian Giorgio Massara Ricordiamo Davide sin da quando era uno dei nostri ragazzi del Liceo Artistico: curioso, interessato a tutto ciò che riguardava il mondo dell'arte, già disegnava decisamente bene. Lo abbiamo ritrovato in occasione dei Premi "Cesare Pavese" di Santo Stefano Belbo e - con i colleghi Angelo Mistrangelo e Clizia Orlando - gli abbiamo assegnato per ben due volte il premio: nelle opere si ripercorreva la vita dello scrittore, se ne svisceravano gli intimi contenuti, si sottolineava il senso di malinconia comune al poeta quanto al pittore. Ora abbiamo sul nostro tavolo l'ultimo catalogo - composto volutamente di sole immagini senza titolo - che ha accompagnato quattro mostre a Torino, Rivoli e Montecarlo ( Galleria Carrè Dorè ). Si tratta di Interni appena ravvivati da una lampada in stile liberty che accolgono ora un tavolinetto su cui appaiono pochi oggetti mutatisi in poesia, tendaggi, sgabelli, poltroncine e misteriose, eleganti, ma talvolta inquiete, immagini femminili; fra tanti dipinti compare una bimba, perfettamente raffigurata, con i fiori fra i capelli, sdraiata fra veli e coniglietti, con lo sguardo perduto in un sogno; secondo l'autore vuole forse "sconfiggere la paura di camminare da sola". Fra opere più interessanti pubblicate figurano due dipinti, l'uno con tre ragazzi seduti su un gradino che osservano lo scorrere della vita, il secondo con una coppia di adolescenti di fronte alla lavagna - bianchi i grembiuli e i gessetti - attente a non commettere errori. Gli ambienti che accolgono le immagini di De Agostini sono ora preziose, ora scarne, forme talvolta quasi inesistenti illuminate da una lampadina che scende dal soffitto; poi viola, tanto viola, che si distende sulle carni delle modelle. Né mancano l' Autoritratto - severo e sicuro nell'interrogare il visitatore - una piccola Banda musicale che avanza in una via nella quale s'erge parzialmente un palazzo, chiaro nella notte. Le opere di Davide ci piacciono - oggi come in tempi lontani - perché mette a nudo intime realtà, memorie, tentando di regalarci un mondo che è gelosamente tutto suo, al quale non è facile accedere. DE AGOSTINI - Scolarette
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a cura di Tiziano Rossetto Archivi
Febbraio 2024
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