A cura di tiziano rossetto
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ARTESENZAREGOLE
a cura di Tiziano Rossetto
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Dal corrispondente di Torino Gian Giorgio Massara In Piemonte e in Valle d'Aosta ben cinque ponti sono denominati "del diavolo". In primis, il ponte di Lanzo sormontato da un'edicola centrale e con la bella impronta di zoccolo su di una pietra; quindi Dronero, ponte costruito in una sola notte dal maligno, Bobbio (Val Pellice), Pont S. Martin ove il diavolo in persona appare al santo vescovo di Tours. A Neive (patrimonio UNESCO), il demonio pretende invece l'anima del primo uomo che attraversa il ponte! Sino al 31 gennaio 2021 presso il FORUM D'ART CONTEMPORAIN del Casino Lussemburgo (41, rue Notre Dame) si può visitare la mostra L' HOMMES GRIS, commissario Benjamin Bianciotto, curatore che interroga circa la raffigurazione del diavolo nell'arte d'oggi. La figura del demonio non è scomparsa - lo affermano anche gli esorcisti - bensì mutata, percorrendo l'intero ciclo delle arti, (parimenti agli uomini) senza mai perdere forze e ardore. E' una figura che s'eclisse, se transforme, s'infiltre e che offre varie possibilità d'indagine. Ora venti artisti (da Alex Bag a Jan Fabre, da Andres Serrano a Jérome Zonder) si sono accostati alla figura del maligno, che cerca l'anonimato, supera il rapporto fra visibile a invisibile rendendosi irriconoscibile, tendendo a ravvivare fiammeggianti tenebre. I poli della complessa vicenda toccano i mondi dell'economia, della politica, dell'estetica e molte delle regole sociali che ci governano: e l'homme gris è pur sempre presente rivelando doti di adattamento e la ferrea volontà di mai scomparire, rinnovandosi di volta in volta. Si tratta - di secolo in secolo - d'UN DIABLE A PIEDS FOURCHUS! H. BURGKMAIR, La strega assistita dal suo diavolo (antica xilografia)
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Febbraio 2024
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