A cura di tiziano rossetto
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ARTESENZAREGOLE
a cura di Tiziano Rossetto
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Gian Giorgio Massara Paola Malato - artista ma altresì critico d'arte - dopo la mostra organizzata a Torre Pellice, propone presso l'Ecomuseo del Freidano di Settimo (V. Ariosto,36) la rassegna "Dialettica e dualismo" realizzata dall'Associazione ARTE TOTALE il cui presidente è Mario D'Amato. La direzione artistica è stata affidata a Stefano Greco, l'allestimento di Alberto Drogo e Giovanni Vardiero. Gli autori presenti sono trenta, molti dei quali legati all'Accademia Albertina in quanto docenti oppure ex allievi. Si tratta di sculture metalliche, terrecotte, rami, dipinti a olio o tecniche miste, acquerelli, legni, carte intelate e inchiostri; in più, si registra la presenza di fotografie digitali, "Kristall" (Maria Erovereti, con opere legate al mondo dantesco). Le prime due opere pubblicate in catalogo sono firmate da Ametista Arnaldi: molle metalliche a comporre un'immagine nello spazio e una terracotta che accoglie delle "impronte". Quindi la fotografia di Carla Bresciano contraddistinta da un intenso sguardo, cui segue la felice contrapposizione di un mosaico colorato e di scure presenze che fanno corona al susseguirsi di interessanti, piccole scene; ne è autore Franco Bussolino. Opera questa che richiama la tecnica mista di Mario D'Amato Le tenebre, precipitare in un istante. Contraddistinte dal colore blu sono le composizioni di Luciano Cappellari e di Marienzo Ferrero, la prima solcata da luci solari, la seconda (Blue in Black) segnata da luci led che accolgono i segni del ricordo. L'opera di Clotilde Ceriana Mayneri - realizzata anche con carte antiche - s'intitola Parole consumate e segna lo scorrere, senza tregua, del tempo attorno a noi, mentre un groviglio di fili, nella tela di Angela Guiffrey, sembra contrastare il sorgere della luce nel caratterizzante gioco di grigi. Di Stefano Fontana s'è ammirata di recente una Personale a Torino; l'opera attuale è concepita in modo tale da suggerire l'impressione che le onde vengano incontro al visitatore sino a lambirne le membra. Accanto a questo Notturno piace porre - per contrasto - la fotografia realistica di Massimo Gea che guarda al passato per soffermarsi tuttavia sulla realtà di una Rosa in fiore. Il colore evanescente attrae Alessandro Fioraso che - partendo dalla natura - immagina un Viaggio fra Luce e Ombra; guardando l'opera di Stefano Greco Dal tramonto all'alba vien voglia di scomporre per quindi riassemblare i particolari, mentre Olga Maggiora propone le forme, amate da sempre, nei collage metallici che s'identificano con l'innata predilezione per l'invenzione. Raffinata - come sempre - è l'opera presentata da Elisabetta Viarengo Miniotti: si tratta di immagini variamente intense, lacerazioni che i colori contribuiscono a maggiormente vivificare. Paola Malato: dopo la mostra che rivelava scritti infranti legati alla giovinezza, l'artista si propone ora con tre figure dipinte, salde, legate al sentimento della meditazione. Gli altri autori presenti alla rassegna sono Angela Di Corato, Carlo Giaccone, Alberto Drogo, Emilio Ingenito, autore di interessanti opere allusive, Marco Longo, Marakè, Massimo Picheca, Petra Probst, Rosa Quaglieri, Andrea Quaglino, Mirco Saletti che illumina antiche prospettive, Maria Troglia, Flavio Ullucci, Giovanni Vardiero. L. CAPPELLARI, Variazioni blu e gialle n. 10
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Febbraio 2024
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