A cura di tiziano rossetto
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di Tiziano Rossetto
Tiziano Rossetto Torino ha fama di essere una città magica, oscura e misteriosa; preziosa e riservata, non ama apparire: dietro ai portoni spesso si nascondono splendori ignoti a molti. Palazzo Saluzzo Paesana si presenta all’esterno come uno dei tanti nobili edifici con impianto a corte presenti nell’urbe che fu capitale del regno. Varcato l’ingresso, l’ospite si sente avvolto, invitato dalle logge a salire gli scaloni e, avviandosi di salone in salone, si meraviglia della raffinatezza di arredi e decorazioni. Foto T.R. In questo contesto si inseriscono le opere di Mario Giansone (1915–1997), scultore abile e poliedrico, con tratti di maledettismo e pur capace di vivaci intrecci cromatici. Nella mostra L’armonia nascosta, curata da Marco Basso e Giuseppe Floridia, con allestimento di Studio Architettura Vairano ed un contributo di Enrico Debandi, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, si colgono i diversi aspetti del talento di Giansone: scultura, disegno, pittura e finanche arazzi si susseguono, sottolineando l’evoluzione dell’artista. Foto T.R. Il percorso proposto si snoda dagli anni Cinquanta del Novecento, a partire dallo stile sintetico che via via tende sempre più al figurativo, mantenendo comunque, anche negli anni Ottanta, le caratteristiche forme fluide ed avvolgenti, che suggeriscono il significato della realtà rappresentata seppur occultandone i dettagli. La serie di sculture Testa, principio genetico del 1948 rimanda ad una ricerca circa le origini dell’esistenza ed a culture lontane, così come La crisalide (1973), il cui titolo riecheggia il presupposto della fase adulta e che morfologicamente può apparire una citazione degli abiti marziali dell’Oriente. Testa, principio genetico - Foto T.R. In esposizione, tre delle ventidue sculture che, nello studio dell’artista, attorniavano Il decapitato, formando un’Opera Omnia, sviluppata nell’arco di trent’anni, con chiari riferimenti ad una concezione cosmologica (Universo oscuro, E fu la luce, Aggregazione della materia) e, forse, tragicamente escatologica. I gatti scolpiti nella pietra negli anni Ottanta si torcono e si allungano, come simbolo di energia vitale, superando, con la loro apparente leggerezza, la materia. Gatto? <<Principio genetico conseguenza di una decisione>> rappresenta una nascita, quasi una creazione, come accade in Orchestra jazz, 5 tempi di sviluppo, scolpita quindici anni prima. Orchestra jazz, 5 tempi di sviluppo - Foto T.R. Insieme alle donne, criptiche ed eleganti, ed alla memoria di drammatici fatti bellici, la musica è stata per Giansone una continua ispirazione, un’impalpabile essenza che lo scultore riuscì a tradurre persino con il vuoto, intagliando sagome nelle sottili sinuosità di superfici lignee (Modern Jazz Quartet, 1968) e lapidee (Il pianista, 1971). Catalogo con esaurienti saggi di Giuseppe L. Marini, Angelo Mistrangelo, Monica Pontet (Adarte Ed.) Maggio 2016 Il pianista - Foto T.R.
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Luglio 2020
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